Ha preso il via ed è entrata nel vivo la 95^ adunata nazionale. Solita apertura venerdì con l’alzabandiera e poi in serata con l’arrivo della bandiera di guerra del 7^ Alpini comandato come ben noto da un nostro iscritto, il col. Andrea Schifeo.

Sabato mattina apertura con l’incontro con le delegazioni estere nel meraviglioso Teatro Olimpico.

Alle 13 lancio spettacolare dei paracadutisti, aiutati in questo da un tempo splendido e da pochissimo vento, facilitandone la discesa e la contemporanea visione del nostro tricolore.

Alle 16 in Duomo Mesa solenne celebrata dal Vescovo mons. Brugnolo, coadiuvato da tutti i cappellani alpini. Chiusura finale con una “Preghiera dell’alpino” piuttosto singolare che avrà creato sicuramente malumori nei presenti, eroici custodi della Memoria.

Intanto, scendendo la sera Vicenza si popolava ulteriormente, sia nel bene della festa e speriamo poco, nella maleducazione.

La domenica mattina è un tripudio di colori e finalmente ritorna anche un po’ di ordine.

La Val Susa si presenta compatta con 32 gagliardetti, circa 180 alpini, 38 membri della fanfara e consiglio praticamente al completo. Hanno sfilato con noi i Chasseur alpini di Grenoble. Con il presidente Sosello e l’alfiere Lugli hanno scortato il Vessillo il magg. Corona, il gen. Blais ed il gen. Bonato. Quattro i sindaci